IL GAZZETTINO
martedì 12 settembre 2006

Lettura alla Fenice, e domani l’opera al Malibran
"Didone" a Venezia, un atto d'amore

Venezia. Settimo appuntamento della stagione lirica della Fenice domani sera, alle 19, al teatro Malibran con "La Didone " di Francesco Cavalli. Si tratta delle prima ripresa veneziana in tempi moderni, grazie alla revisione critica del maestro Fabio Biondi che sarà sul podio dell'orchestra Europa Galante, dell'opera barocca musicata da Cavalli su libretto del poeta Gian Francesco Busenello e andata in scena per la prima volta nel 1641 al teatro San Cassiano di Venezia. Una riscoperta frutto della collaborazione tra la Fondazione La Fenice e la Facoltà di design e arti dello Iuav, l'Istituto universitario di architettura di Venezia, che ne ha curato la regia, le scene e i costumi con il Laboratorio integrato diretto da Carlo Mayer dando vita a un nuovo allestimento in coproduzione con l'Unione musicale di Torino e con la collaborazione artistica della Fondazione Teatro Due di Parma.

"È stato un lavoro impegnativo, ma soprattutto un atto d'amore - spiega il maestro Biondi che ha revisionato accuratamente la partitura conservata alla Biblioteca Marciana e i libretti di Venezia (1641), Firenze (1650), Genova (1652) e Piacenza (1655) - Una ricerca sulla drammaturgia, sul senso di questo testo, sul percorso che questo testo ha compiuto, sulla reazione che ha provocato in Cavalli. Un atto anche di campanilismo e di orgoglio perché Venezia è il luogo dove l'opera nasce, anche se è un repertorio sconosciuto purtroppo agli stessi veneziani".

"Meravigliosa poi la collaborazione con lo IUAV - aggiunge il maestro - perché parliamo spesso delle difficoltà che hanno oggi le nuove leve a immettersi nel mondo pratico: questi ragazzi hanno un percorso universitario che molto spesso li predispone alla vita con un senso di vacuità; questa volta si mettono alla prova e danno tutto il loro entusiasmo, una collaborazione davvero felice. Siamo in un Paese straordinario, pieno di vitalità e di belle menti: è bello che dimostriamo sempre al mondo di essere comunque non solo il Paese in cui storicamente sono nate delle cose ma nel quale, oggi come oggi, continuiamo a tenerle vive".

Ma come sarà questa "La Didone" di quasi 400 anni dopo?

"Molto vicina a quella originale perché riproduciamo un organico orchestrale e vocale che si avvicina molto alla prima veneziana - risponde Biondi - Naturalmente non faremo mai quello che è successo nel 1641 perché siamo uomini del 2006. Il vezzo della riproduzione e della autenticità è in fondo un non senso, però ci avviciniamo molto soprattutto alla morale che compone questa musica, al suo senso di grande esaltazione del testo di Busenello".

Un testo così sovrano che oggi, alle 19 al Gran Teatro La Fenice, il pubblico potrà assistere gratuitamente a una lettura scenica del libretto affidata a dieci giovani attori. Maestro concertatore sarà, come detto, Fabio Biondi, che è anche solista dell'orchestra Europa Galante, uno degli ensemble più quotati nel campo della musica barocca. Anche il cast internazionale è formato da cantanti specializzati nel repertorio barocco con Claron McFadden nel ruolo di Didone , Magnus Staveland in quello di Enea, Jordi Domènech (Iarba, Corebo), Manuela Custer (Cassandra, Giunone), Marina De Liso (Ecuba, Mercurio, Ilioneo), Donatella Lombardi (Creusa, Anna), Isabel Àlvares (Ascanio, Amore, Fortuna), Antonio Lozano (Anchise, Sicheo, Eolo), Gian-Luca Zoccatelli (Acate, Pirro), Filippo Morace (Sinon greco), Maria Grazia Schiavo (Venere, Iride), Roberto Abbondanza (Giove, Nettuno).

La parte scenica è affidata allo Iuav con il coordinamento generale di Barbara Delle Vedove, il coordinamento artistico di Karina Arutyunyan, la regia di Francesca Cabrini e Davide Ortelli, le scene di Alberto Nonnato e Serena Rocco, i costumi di Valentina Ricci, light designer Fabio Barettin. Si replica venerdì 15 e martedì 19 alle 19 e domenica 17 alle 15.30.

Giuseppe Tedesco

 

IL GAZZETTINO
Mercoledì, 13 Settembre 2006

TEATRO MALIBRAN. Da stasera con l'orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi ed un cast di cantanti barocchi
La sublime Didone di Francesco Cavalli
Fino al 19 settembre. Scene e costumi affidati alla Facoltà di Design e Arti dello IUAV

Venezia. Da stasera al Teatro Malibran, alle ore 19, andrà in scena fino al 19 settembre un nuovo prestigioso allestimento dell'opera in un prologo e tre atti La Didone di Francesco Cavalli, con l'orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi ed un cast internazionale di cantanti specializzati nel repertorio barocco. Scene e costumi sono affidati alla facoltà di Design e Arti dell'Università Iuav di Venezia.

Si tratta di un'opera barocca di eccezionale valore, tra le meno conosciute del teatro musicale italiano, in scena per la prima volta nel nuovo allestimento dopo una riproposizione fiorentina del 1952. A tal fine, è stata compiuto un accurato lavoro di revisione critica da Fabio Biondi, sulla partitura conservata alla Biblioteca Marciana e su libretti di Venezia, Firenze, Genova e Piacenza.

Tra Sei e Settecento fu la stessa figura di Didone ad incontrare gran fortuna, la regina cartaginese vinta dall'amore per Enea rappresentava infatti, per gli autori del tempo, una sfida per misurarsi su un tema di alta liricità. Proprio a Venezia La Didone esordì nel 1641 al Teatro San Cassiano, un teatro centrale per la memoria storica.

Dal compositore cremasco Francesco Cavalli (autore della più popolare opera del secolo, Giasone) e dal librettista Gian Francesco Busenello (ricordato oggi soprattutto per il testo di uno fra i massimi capolavori del teatro musicale di Monteverdi, L'Incoronazione di Poppea), nacque La Didone. Questi gli interpreti: Claron McFadden (Didone), Magnus Staveland (Enea), Jordi Domènech (Iarba), Manuela Custer (Cassandra) e Maria Grazia Schiavo (Venere).

Ieri sera intanto, al Teatro La Fenice, al pubblico veneziano accorso numeroso è stato regalato un assaggio: la lettura scenica del libretto che il poeta Gian Francesco Busenello scrisse nel 1641 per La Didone. Dieci giovani attori (Alice Bachi, Valentina Bartolo, Enzo Curcurù, Fausto Cabra, Paola D'Arienzo, Paola De Crescenzo, Franca Penone, Francesco Rossini, Marco Toloni e Nanni Tormen), si sono pertanto dedicati ad un testo che, a tutti gli effetti, è nato quale studio preparatorio all'allestimento e alla fruizione dell'opera. Ne è emerso, in particolare, lo spessore poetico e drammatico di un testo di alta fattura letteraria, che ha dimostrato una propria autonomia. L'effetto è davvero suggestivo: gli attori in platea si presentano seduti di fronte al pubblico appoggiati ad un lungo leggio, reso rosso dai fari. Il tutto, promosso dalla Fondazione Teatro La Fenice in coproduzione con le Fondazioni Teatro Stabile di Torino e Teatro Due di Parma, l'Associazione Teatro di Roma e la Facoltà di Design e Arti dell'Università Iuav di Venezia. Le evocative musiche, basate su percussioni, sono state eseguite dal vivo da Danilo Grassi e Lisa Bartolini.

Riccardo Petito

 

IL GAZZETTINO
Domenica, 10 Settembre 2006

LETTURA SCENICA DELLA "DIDONE"

VENEZIA - Martedì 12 settembre 2006 alle ore 19.00 al Teatro La Fenice lettura scenica del libretto di Gian Francesco Busenello per La Didone , terza opera composta da Francesco Cavalli per il Teatro di San Cassiano.

La lettura, affidata a un gruppo di dieci giovani ma già sperimentati attori di prosa , avrà luogo alla vigilia della prima di un nuovo prestigioso allestimento dell'opera di Cavalli, in scena dal 13 al 19 settembre al Teatro Malibran con l'orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi e un cast internazionale di cantanti specializzati nel repertorio barocco. Ingresso libero.

 

CORRIERE DELLA SERA
14 settembre, 2006

Debutto a Venezia per un progetto teatrale con Torino, Parma e Roma
"Didone" lancia un super-gruppo di attori

DAL NOSTRO INVIATO

VENEZIA. Tra una Didone "sperimentale", nel senso che si è "recitato" il libretto del veneziano Francesco Busanello per l' opera barocca di Cavalli, in scena l' altra sera alla Fenice di Venezia, e una Antigone "filosofica" nel senso che è stata tradotta da Massimo Cacciari, sta prendendo forma e ritmo una nuova compagnia: è una super compagnia di attori che lavorerà in quattro stabili italiani: Torino, Parma, Roma e Venezia, componenti dell'Unione Teatri d'Europa. I dieci attori più due musicisti si sono esibiti in una sorta di esperimento: recitare il solo libretto di Gianfrancesco Busanello per la Didone di Francesco Cavalli, un'opera della prima metà del '600 ariosa e piena di gioco sonoro. L' opera barocca completa ha invece debuttato con grande successo ieri sera al Malibran, diretta da Fabio Biondi, con la regia del laboratorio creato da Carlo Mayer e la facoltà di architettura di Venezia: Didone non si uccide ma, una volta maledetto Enea, si sposa con il suo innamorato Iarba, re dei Gètuli.

Il vero debutto del "supergruppo" teatrale, ispirato ad analoghe esperienze tedesche, sarà però quello di gennaio con l' Antigone di Sofocle, storia completamente diversa d' amore e di pietà disperata: questa volta ha per protagonista una sorella che sfida il potere per poter seppellire i fratelli tra loro rivali (i famosi "Sette contro Tebe"). "Ma anche, ed è questo che mi ha interessato - dice Cacciari - la lotta tra la scelta privata e quella pubblica, tra l' obbedienza al sentimento o all' autorità".

L'ensemble di una dozzina di attori - alcuni dei quali come Schilton, Paola De Crescenzo, Curcurù hanno già lavorato con Ronconi - sarà diretto da Walter Le Moli anche nel secondo cimento, a Torino: si tratta de Gli Incostanti di Middleton e Rowley . Seguirà il Matrimonio di Figaro di Beaumarchais che invece debutterà a Parma, diretto da Claudio Longhi; poi un testo nuovissimo A voi che m'ascoltate del greco Lula Anaghnostaki, diretto dal regista ellenico Victor Arditti. Infine Ifigenia in Aulide che debutterà a Torino nell' ottobre 2007, diretta dall' israeliano Eli Malka.

"Il progetto - spiega Le Moli - potrebbe davvero essere un primo passo verso una diversa idea di stabilità, incentrata non più e non solo sulle strutture, ma sull' arte degli attori e delle attrici".

Claudia Provvedini