Cavalli a Venezia Prosegue l’esplorazione del repertorio di Francesco Cavalli portato in scena dalla Fenice di Venezia con l’Europa Galante e l’Università Iuav: il 10 ottobre al Teatro Malibran va in scena La virtù de’ strali d’amore su libretto di Giovanni Faustini, dirige Fabio Biondi, si tratta della prima rappresentazione italiana in tempi moderni, cantano Cristiana Arcari, Roberta Invernizzi, Gemma Bertagnolli, Roberto Abbaondanza, regia, scene e costumi curati dalla Facoltà di design e arti Iuav di Venezia. |
MUSICA Venezia. Tradizionale appuntamento con l'opera barocca della stagione lirica della Fondazione La Fenice questa sera alle 19 al teatro Malibran con "La virtù de' strali amorosi" di Francesco Cavalli . Si tratta della prima rappresentazione italiana in tempi moderni dell'opera tragicomica che Cavalli compose su libretto di Giovanni Faustini e che andò in scena per la prima volta proprio a Venezia nel 1642 nel Teatro di San Cassiano da pochi anni aperto al pubblico. Per poi andare particamente in soffita per più 350 anni. "È il destino di un po' tutte queste opere - spiega il maestro Fabio Biondi che dirigerà l'orchestra Europa Galante di cui è direttore artistico e al quale si deve la nascita nel 1990 dell'ensemble strumentale italiano specialiazzato nelle interpretazioni su strumenti d'epoca del grande repertorio barocco e classico - perchè fanno parte di un periodo storico e linguistico che poi è tramontato con la nascita dell'opera così come la conosciamo oggi che è un insieme di arie in cui si mette in risalto l'edonismo del cantante. Qui siamo in un altro momento, in un'altra lingua forse più pura e vicina all'idea dei sentimenti espressi quasi a parole: ci sono dei grandi libretti e non ci sono ancora dei grandi cantanti, ma grandi attori-cantanti". Con "La virtù de' strali amorosi" Cavalli privilegia il lato comico su quello tragico. "Non è un'opera drammatica - prosegue il maestro - è un'opera che racconta dei sentimenti umani leggeri come l'amore, le correlazioni: una storia che potrebbe capitare a chiunque che permette a Cavalli di essere un po' meno greve e scuro". Leggera anche la regia che traspone la storia in tempi moderni con qualche licenza osè. "È stato un lavoro meraviglioso - conclude il maestro Biondi - Non è stato fatto un gioco, ma pur con questa ambientazione il lavoro sottolinea tutti questi sentimenti che sono profondi e attuali ancora oggi". La regia, le scene e i costumi sono anche questa volta affidate alla Facoltà di design e arti dell'Istituto universitario di architettura di Venezia e in particolare al corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche del teatro e al laboratorio integrato diretto con David Livermore tutor della regia, Tiziano Santi tutor delle scene, Vera Marzot tutor dei costumi e Claudio Coloretti tutor delle luci. Il cast di artisti specializzati vede Juan Sancho, Cristiana Arcari, Roberta Invernizzi e Filippo Adami nei ruoli dei quattro amanti Pallante, Erabena, Cleria e Meonte; Monica Piccinini e Donatella Lombardi nei ruoli delle due maghe Cleandra ed Ericlea; Gemma Bertagnolli e Giacinta Nicotra in quelli delle compagne di Cleria Clito e Leucippe; Paolo Lopez in quello del servo Erino; Marco Scavazza, Roberto Abbondanza, Filippo Morace e Gian-Luca Zoccatelli in quelli degli dei Giove, Saturno, Marte e Mercurio; Milena Storti nei ruoli dei cori. Si replica domenica alle 15.30 e martedì (in diretta su Rai Radio3) e giovedì alle 19. Giuseppe Tedesco |
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